Donald Trump vede una “reale possibilità” di raggiungere un accordo di pace a Gaza in questo momento. Il presidente Usa ha inviato poi una lettera alle famiglie degli ostaggi in cui li ringrazia di averlo candidato al Nobel per la pace e di essere “deciso a riportare a casa tutti gli ostaggi e ad assicurare la totale distruzione di Hamas, affinché questi atti orribili non si ripetano mai più”.
“Preferisco non commentare ma il cardinale ha espresso l’opinione della Santa Sede”. Così Papa Leone, uscendo dalla sede vaticana di Castel Gandolfo, sull’attacco dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede alle parole del Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, sul conflitto in Medio Oriente.
Il primo round di colloqui su Gaza tra Hamas e i mediatori in Egitto si è concluso “in un clima positivo”: lo hanno confermato fonti vicine ai negoziatori di Hamas dopo le indiscrezioni emerse sulla stampa egiziana. I colloqui proseguono oggi, sempre tra Hamas e i mediatori, a Sharm El-Sheikh, dove una delegazione israeliana è arrivata lunedì. Si prevede che Israele e Hamas avvieranno colloqui indiretti sui dettagli di una proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco a lungo termine.
Oggi è il secondo anniversario del 7 ottobre, a Roma blindato il ghetto e gli altri luoghi della cultura ebraica. Oggi gli israeliani lo commemorano al Nova Festival, nel deserto del Negev, da parte di miliziani palestinesi, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250. Le famiglie delle vittime si recheranno sul luogo in cui è avvenuto l’attacco e osserveranno un minuto di silenzio. Gli israeliani si riuniranno in diverse località del Paese per ricordare il giorno dell’attacco. “Non dimenticheremo mai l’orrore degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Onoriamo la loro memoria lavorando instancabilmente per la pace”, ha scritto su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco sono ora a portata di mano. “Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo”, ha riferito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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