Il suo Daniele è morto per una bravata. Così la mamma di Daniele Burelli, il 16enne rimasto ucciso in un incidente stradale in Friuli dopo aver preso la macchina di nascosto dai genitori, torna a parlare al GR1: «A questi ragazzi dico di rendersi conto che loro non vivono nei videogiochi che hanno in mano ogni giorno. Loro non hanno venti vite come ci sono nei cellulari e nei loro computer o tablet, loro ne hanno una».
«Mio figlio è morto e non aveva altre vite, aveva solo quella lì e quella l’ha sprecata… Ha preso le chiavi della macchina senza che noi lo sapessimo – racconta mamma Enrica -, e quando gli abbiamo mandato un messaggio ci ha risposto dicendo che stava tornando. Allora gli abbiamo scritto che saremmo andati a prenderlo ovunque fosse, perché stava diluviando, ma non ha più risposto, era già morto».
La famiglia ha pubblicato un post sul profilo Instagram del ragazzo: «Siamo i genitori, la nonna, il fratello minore e la sorella maggiore di Daniele… vi ringraziamo di ricordarlo con frasi e vi preghiamo… per favore non fate lo stesso errore che ha fatto lui, non rischiate la vostra vita per delle stronzate, vivetela. Questo è un favore che vi chiediamo con il cuore in mano, speranzosi che la storia del nostro Daniele vi sia d’esempio e vi porti a ragionare prima di fare qualcosa di avventato». Leggo