Cronaca. Mercato?Saraceno, 43enne intossicato dal monossido dopo la riaccensione della stufa: allarme dai medici del Centro?Iperbarico

Il primo vero freddo autunnale ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un 43enne residente a Mercato?Saraceno, rimasto intossicato dal monossido di carbonio sprigionato da una stufa domestica appena rimessa in funzione.

L’uomo, di origine bulgara, si è sentito male poco dopo aver acceso l’impianto per riscaldare la casa. Soccorso dai familiari e trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale?Bufalini di?Cesena, è stato poi indirizzato al Centro?Iperbarico di Ravenna per il trattamento di emergenza. I medici hanno rilevato nel sangue valori elevati di carbossiemoglobina, compatibili con un’intossicazione acuta, ma l’intervento tempestivo ha evitato il peggio e il paziente è stato dimesso in buone condizioni.

L’episodio ha riportato l’attenzione sulla pericolosità delle esalazioni prodotte da impianti non correttamente ventilati o revisionati dopo mesi di inattività. Dal Centro?Iperbarico di Ravenna fanno sapere che solo da inizio?anno sono stati trattati 133 casi di intossicazione da monossido, un dato in crescita del 6,5% rispetto al 2024. Un incremento che – sottolineano i sanitari – coincide con l’arrivo dei primi freddi e con la riaccensione di stufe e caldaie in case e garage poco aerati.

Gli specialisti invitano la popolazione a non sottovalutare i controlli periodici, ricordando che il monossido di carbonio è un gas invisibile e inodore che può essere letale anche in pochi minuti. Una corretta manutenzione e la presenza di sistemi di aerazione efficienti restano le prime difese contro un rischio che ogni anno, con l’abbassarsi delle temperature, torna a mettere in pericolo la vita di molte persone.