Cronaca. Mercato Saraceno, lupi ancora all’attacco in Valle del Savio: altre due pecore sbranate. Coldiretti lancia l’allarme

La presenza sempre più aggressiva dei lupi nelle campagne romagnole sta diventando un’emergenza non solo per gli allevatori, ma anche per la sicurezza delle persone. Coldiretti Forlì-Cesena ha segnalato un nuovo episodio che evidenzia la gravità della situazione, con rischi che si estendono oltre i confini delle aziende agricole.

Al centro dell’attenzione c’è l’azienda Morelli, situata a Tornano nel territorio di Mercato Saraceno. Qui, la scorsa settimana, un lupo ha fatto irruzione nel pomeriggio uccidendo e sbranando due pecore in soli trenta minuti, mettendo in pericolo anche le persone presenti sul posto. I veterinari dell’Ausl hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’accaduto. L’impresa, che conta circa 55 capi bovini di razza romagnola e un gregge ridotto da 22 a 16 ovini a causa di attacchi ripetuti, sta affrontando perdite continue.

Secondo quanto riferito dai titolari, in particolare da Agata Morelli, il problema persiste da mesi: da aprile sono scomparse sei pecore, una alla volta, con avvistamenti documentati e fotografie scattate durante le normali attività agricole. Circa un mese fa, un familiare ha notato il predatore direttamente tra gli animali, a soli cinquanta metri dall’abitazione. I proprietari hanno valutato soluzioni come recinzioni e protezioni per i bovini, ma i costi si sono rivelati proibitivi per l’azienda.

Coldiretti ha contestualizzato l’episodio in un quadro più ampio di criticità territoriali, ricordando un precedente traumatico nell’azienda Morelli, quando anni fa un lupo si è introdotto nelle stalle sbranando un vitellino durante il parto. L’associazione sottolinea come la popolazione di lupi nelle zone appenniniche e collinari della Romagna sia in aumento, con predazioni frequenti su ovini, bovini e vitelli in diverse province.

L’organizzazione agricola ha espresso preoccupazione anche per la sicurezza umana, citando testimonianze di incontri ravvicinati tra lupi e residenti, inclusi anziani. Per questo, sollecita azioni immediate: un monitoraggio costante, piani di prevenzione con recinzioni elettrificate supportate da fondi pubblici, cani da guardiania e altre misure, procedure semplificate per i risarcimenti e assistenza tecnica alle imprese. Senza sostegni economici, secondo Coldiretti, gli allevatori non possono affrontare da soli gli investimenti necessari.

Una minaccia che va oltre i danni economici, mettendo a repentaglio l’equilibrio tra natura e attività umane in una valle dove la convivenza con i predatori richiede soluzioni urgenti e coordinate.