È Aurora Livoli, 19enne nata a Roma e residente nella provincia di Latina, la giovane trovata morta lunedì mattina in via Paruta a Milano. La ragazza è stata identificata oggi dai carabinieri grazie alla diffusione delle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza. Si era allontanata da casa lo scorso 4 novembre, come denunciato dalla famiglia, che aveva poi avuto un ultimo contatto telefonico con lei nella mattinata del 26 novembre, quando aveva riferito loro di stare bene e di non essere intenzionata a fare rientro, senza fornire alcuna indicazione su dove si trovasse.
Le indagini
Il corpo è stato trovato ieri mattina, intorno alle 8.30, dal custode. Immediatamente è scattato l’allarme: sul posto le ambulanze, i carabinieri e il pm di turno, Antonio Pansa. “Se siamo qui qualcosa di strano c’è”, ha detto ai cronisti. Ha aperto un fascicolo per omicidio e ha disposto l’autopsia, non ancora fissata, per far luce sui segni, ecchimosi e ferite, sul collo e sul viso, che fanno pensare a un’aggressione. Per ora si colloca l’orario della morte dopo le 22 del giorno prima ma non si sa nulla di più.
L’analisi dei video
Per cercare di ricostruire cosa sia accaduto, gli investigatori dell’Arma sono al lavoro sulle telecamere di sorveglianza della zona e di alcuni privati, tra cui una piazzata sopra un cancello di ingresso al cortile: da quanto è filtrato, al momento, hanno restituito immagini molto scure, per via del buio, che delineano le sagome di due persone, forse un uomo e una donna, che quindi devono essere “lavorate” ancora. Si vedrebbero due persone entrare nel cortile a notte fonda. Una donna che si muove insieme a un uomo, ripreso poco dopo da solo. A complicare il caso anche l’assenza di risposte dai vari centri di accoglienza e dalle comunità per persone in difficoltà di Milano e dintorni, a cui fin da subito gli investigatori hanno diramato la foto della vittima: nessuno si è fatto avanti per comunicare che si trattava di una ospite. In più dalle testimonianze raccolte risulta che nessuno dei vicini l’aveva mai vista e nessuno ha notato lei o una coppia aggirarsi nei dintorni.
La possibile violenza sessuale
Mentre si sta cercando di individuare chi sia la ragazza, tra le varie ipotesi da accertare c’è anche quella di una possibile violenza sessuale prima dell’omicidio. Lo si potrebbe desumere dal fatto che era senza maglietta, anche se l’ultima parola, su questo punto, spetta agli accertamenti di laboratorio che verranno effettuati nelle prossime ore. L’esame autoptico, invece, è previsto nei primi giorni di gennaio mentre si scava nelle banche dati in uso alle forze dell’ordine e si attendono gli esiti dell’esame delle videoriprese e delle tracce repertate dalla scientifica.
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