L’arresto di un 22enne per resistenza, avvenuto l’altro ieri alla stazione di Cesena dopo una segnalazione per molestie a bordo di un treno, sta portando alla luce nuovi e inquietanti sviluppi. La vicenda, infatti, ha spinto altre giovani donne a farsi avanti, affermando di aver subito in passato approcci simili da una persona la cui descrizione coinciderebbe con quella dell’uomo fermato.
Tutto è iniziato con la denuncia di una giovanissima passeggera, importunata durante il viaggio. I Carabinieri, allertati, sono intervenuti alla stazione di Cesena per un controllo, ma il giovane, un richiedente asilo del Bangladesh residente nel bolognese, ha opposto resistenza, facendosi arrestare. Dopo aver trascorso una notte in camera di sicurezza, ha patteggiato in direttissima una pena di sei mesi, tornando poi in libertà.
È stata la diffusione della notizia, riportata ieri dalla stampa, a innescare le nuove testimonianze. Diverse ragazze avrebbero riconosciuto nel profilo dell’arrestato l’autore di precedenti molestie avvenute sulla stessa tratta ferroviaria. Una di loro ha raccontato un episodio specifico in cui un uomo, con le stesse caratteristiche, l’aveva avvicinata in modo molesto. In quella circostanza, l’aggressore si era allontanato solo dopo aver notato la presenza del fidanzato della ragazza, che l’attendeva in stazione. Proprio per questo motivo, la vittima aveva deciso di non sporgere denuncia.
L’episodio, che sembrava essersi concluso con un patteggiamento per resistenza, apre ora uno scenario più ampio. Le nuove segnalazioni suggeriscono un presunto comportamento seriale, con una serie di aggressioni finora rimaste sommerse e che solo adesso, grazie al primo intervento, stanno venendo alla luce.
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