Sviluppo significativo nel procedimento giudiziario per la morte di Elisa Rossi, la maestra di 51 anni deceduta nel giugno del 2023 dopo essere caduta da una passerella del Ravenna Yacht Club. Ieri, il giudice per l’udienza preliminare ha citato come responsabili civili lo stesso circolo nautico e la società per cui lavorava la responsabile della sicurezza, accogliendo la richiesta dei familiari della vittima.
La decisione è stata presa dal gup Janos Barlotti durante l’udienza che si è tenuta ieri. Le due società sono state quindi chiamate a rispondere economicamente nell’eventualità di una condanna penale degli imputati. Nel fascicolo, infatti, sono accusati di omicidio colposo l’uomo che all’epoca dei fatti presiedeva il Ravenna Yacht Club e la donna responsabile del servizio di prevenzione e protezione della struttura.
La tragedia risale alla notte tra il 2 e il 3 giugno 2023. Elisa Rossi, vicepreside dell’istituto comprensivo “Guido Novello” e insegnante alla scuola elementare “Pascoli”, si trovava al circolo nautico di Marina di Ravenna per una serata in compagnia del compagno e di alcuni amici. Durante la serata, la donna precipitò dalla passerella, un incidente che le fu fatale.
Con la citazione in giudizio delle due entità giuridiche, il processo si arricchisce di un nuovo elemento. Questo passaggio apre formalmente la via a un possibile risarcimento per i parenti della vittima, parallelamente all’accertamento delle responsabilità penali individuali legate alla sicurezza della struttura che, secondo l’accusa, avrebbe portato alla tragica scomparsa della 51enne.












