Un evento di straordinaria importanza naturalistica si è verificato lungo la costa del Conero, dove nelle ultime ore è stata avvistata e fotografata una foca monaca sulla spiaggia di Numana. Il ritorno di questo rarissimo mammifero marino, assente da tempo immemore in quest’area dell’Adriatico, rischia però di trasformarsi in un pericolo per l’animale stesso a causa dell’eccessiva invadenza umana.
Il Wwf Marche ha lanciato un accorato appello dopo aver constatato comportamenti rischiosi da parte di residenti e turisti. Secondo quanto riportato, l’esemplare è stato più volte disturbato da persone che si sono avvicinate troppo per scattare foto e selfie, costringendolo a interrompere la sosta a terra e a rifugiarsi nuovamente in mare. Gli esperti sottolineano che la foca monaca necessita spesso di oltre 24 ore di riposo continuo sulla terraferma per recuperare le energie: interrompere questo ciclo vitale può compromettere seriamente il benessere dell’animale e la sua permanenza nella zona.
Sulla questione è intervenuto Tommaso Rossi, delegato Wwf Italia per le Marche, il quale ha evidenziato il valore culturale e simbolico di questa presenza, definendola un segnale potente per il Mediterraneo. Tuttavia, ha ribadito che la curiosità deve lasciare spazio alla responsabilità: osservare da lontano senza inseguire l’animale è l’unica via per non mettere a rischio una specie già fortemente minacciata. Un ringraziamento è stato rivolto ai Carabinieri Forestali per l’opera di vigilanza messa in campo in queste ore.
Dal punto di vista scientifico, Jacopo Angelini del Comitato Scientifico Wwf Marche ha precisato che l’esemplare osservato è probabilmente un maschio subadulto. La specie, che si nutre di pesci e cefalopodi, conta una popolazione mondiale stimata di appena 700 individui, di cui solo una ventina nel Mare Adriatico, con le aree riproduttive più vicine situate in Croazia. La presenza a Numana potrebbe indicare una possibile futura riproduzione anche al Conero, a patto che l’ambiente venga preservato.
Per tutelare l’animale, protetto dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea, sono state diffuse regole ferree: mantenere una distanza minima di 50 metri, non produrre rumori, evitare l’uso di flash o droni e non posizionarsi mai tra la foca e il mare, lasciandole sempre libera la via di fuga. È inoltre necessario tenere i cani al guinzaglio. Qualsiasi avvistamento deve essere segnalato alla Guardia Costiera al numero 1530, evitando iniziative personali che potrebbero causare danni irreversibili a questo prezioso ospite dei nostri mari.












