Cronaca. Oggi il verdetto in Cassazione sull’estradizione dell’ucraino arrestato a San Clemente e accusato di sabotaggio al Nord Stream

La Corte di Cassazione è chiamata oggi a pronunciarsi sull’estradizione in Germania di Serhii Kuznietsov, cittadino ucraino di 49 anni accusato di concorso in esplosione e sabotaggio per gli attacchi ai gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico nel 2022. Gli investigatori tedeschi indicano l’ex capitano dell’esercito ucraino come una delle menti dietro le esplosioni sottomarine che hanno danneggiato i Nord Stream 1 e 2 nei pressi dell’isola danese di Bornholm.

Kuznietsov era stato arrestato a fine agosto mentre si trovava in vacanza con la famiglia nella provincia di Rimini. Il tribunale di primo grado aveva già autorizzato l’estradizione, che diventerà effettiva solo se la Cassazione confermerà il verdetto. In tal caso, l’uomo potrebbe essere trasferito in Germania entro la fine del mese prossimo per essere processato ad Amburgo.

Parallelamente, un secondo sospettato ucraino rimane in custodia in Polonia, dove le autorità stanno ancora valutando la richiesta di estradizione avanzata dalla Germania. Gli attacchi al Nord Stream restano uno dei casi più delicati e controversi dal punto di vista politico in Europa, con forti implicazioni internazionali e strategiche.