È definitiva l’assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione della Cassazione che hanno rigettato il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo dopo l’assoluzione di primo grado.
Nel corso dei loro interventi le parti civili avevano chiesto l’annullamento della sentenza di assoluzione affermando che “la prova dell’esistenza del dolo c’è nei fatti e nelle testimonianze. Ai naufraghi che si trovavano davanti alle coste italiane non è stato permesso di sbarcare per giorni violando le norme internazionali e costituzionali e la loro dignità”.
Bongiorno: “Il processo non doveva neanche iniziare”
“Il termine soddisfazione esprime quello che sento in questo momento. Si tratta di un processo che non doveva nemmeno iniziare e questa soluzione di carattere definitivo evidenzia quello che ho sostenuto in aula: era totalmente fuori dal mondo il ricorso della procura, ma ciò che ci interessa è la correttezza dell’operato di Salvini”, ha detto l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini, dopo la decisione della Cassazione. “Tutto questo è la conferma del fatto che è partito un processo che veramente non doveva nascere e ciò è stato confermato anche come dalle conclusioni della procura generale”.
Lega applaude assoluzione Salvini in Aula e attacca 5S
Al Senato la Lega ricorda con un applauso in aula l’assoluzione di Matteo Salvini e attacca il M5s. “Prima il collega Marton (del M5s, ndr) ha ringraziato la presidente Meloni per non aver ricordato i banchi a rotelle”, ha detto la senatrice Stefani Pucciarelli, “e ha detto che ci dovremmo vergognare. Io credo che oggi qui in aula, se c’è qualcuno che si deve vergognare, è il M5s alla luce dell’assoluzione di Matteo Salvini dopo 4 anni di processo grazie ai voltagabbana dei 5 Stelle, alleati di governo che hanno cambiato la loro posizione per un opportunismo politico, per la poltrona e l’alleanza di governo con il Pd”. Pucciarelli l’ha detto aprendo il suo intervento nella discussione sulle comunicazioni della premier sul prossimo Consiglio europeo.
Cosa aveva chiesto il pg della Cassazione
Il pg di Cassazione aveva chiesto il rigetto del ricorso per saltum dei pm di Palermo e di confermare quindi l’assoluzione (perché il fatto non sussiste) per il ministro Salvini. La Procura generale, nel corso della requisitoria, si era anche riportata alla memoria depositata nella scorse settimane in cui si affermava che il ricorso dei pm palermitani “non dimostra, nella prospettiva di censura della sentenza impugnata, la sussistenza di tutti gli elementi dei reati contestati, al fine di poter dimostrarne la tenuta della posizione accusatoria”.
Cosa era successo
La vicenda risale all’agosto 2019 quando Salvini ricopriva il ruolo di ministro dell’Interno. Il leader del Lega era accusato di non avere consentito per alcuni giorni lo sbarco di 147 migranti presenti a bordo della nave della Ong spagnola Open Arms. In primo grado era stato assolto dalle accuse di rifiuto di atti di ufficio e sequestro di persona.
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