Un cittadino nigeriano, irregolare sul territorio e con diversi precedenti penali, è stato espulso da Pesaro e rimpatriato. L’operazione, eseguita l’altro ieri dagli agenti dell’Ufficio immigrazione della Questura, si è resa necessaria a causa delle sue precarie condizioni di vita e del disagio che la sua presenza generava tra i residenti.
L’uomo da tempo aveva fatto di un marciapiede, nei pressi dell’auditorium Scavolini, la sua dimora. Qui dormiva e si lavava, utilizzando lo spazio pubblico come un’area personale. Questa situazione aveva suscitato preoccupazione e allarme nella cittadinanza. Secondo quanto riferito, ogni tentativo di allontanarlo o di offrirgli assistenza si era scontrato con la sua ferma resistenza, facendolo percepire come un elemento di disturbo per la sicurezza pubblica. I suoi precedenti includevano lesioni personali, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il percorso che ha portato all’espulsione ha visto il coinvolgimento dei medici del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast1 di Fano, che hanno fornito le prime cure. Un elemento determinante è stato anche il contatto con i familiari dell’uomo presenti in Italia. Preoccupati per il suo stato e per il suo rifiuto di ogni forma di aiuto, i parenti stessi avevano espresso il desiderio che potesse tornare nel suo Paese d’origine.
L’operazione di rimpatrio si è rivelata complessa, richiedendo l’impiego di quattro agenti di polizia e di personale sanitario per l’accompagnamento fino all’aeroporto di Fiumicino. Da qui, l’uomo è stato imbarcato su un volo per Lagos, scortato da personale specializzato della Polizia di Stato che ne ha garantito il rientro effettivo in Nigeria.













