A circa due mesi dall’atroce delitto avvenuto nel garage di via del Ciclamino a Rimini, il processo a carico di Louis Dassilva prosegue con testimonianze che contribuiscono a chiarire gli ultimi dettagli dell’episodio. La corte d’assise, presieduta dalla giudice Fiorella Casadei, ha ascoltato diverse persone coinvolte, tra cui Rosella Parisi, vicina di casa e amica di Pierina Paganelli, la vittima di 78 anni uccisa il 3 ottobre 2023.
Parisi ha raccontato di essere stata testimone di alcune delle fasi cruciali del ritrovamento del corpo. La donna, che abita al primo piano dello stabile, ha riferito di aver notato che la vittima era molto preoccupata di scendere in garage da sola, tanto da chiedere la sua compagnia. La mattina del 4 ottobre, dopo le 8, Dassilva bussò alla porta di casa sua, dicendole che c’era una persona anziana a terra nel garage. La testimone si è recata nel garage con l’ascensore, trovando il corpo e assistendo alla scena in cui Dassilva, con un gesto volto a verificare se la vittima fosse ancora viva, aveva toccato con una mano il cadavere.
Tuttavia, la testimonianza di Parisi ha presentato alcune discrepanze rispetto a quanto aveva dichiarato ai pubblici ministeri due anni prima, portando il pm Daniele Paci a sollevare alcune contestazioni. Nonostante ciò, la vicina ha confermato di aver visto il corpo a terra e di aver assistito alla telefonata di Bianchi e del vicino moldavo di casa mentre chiamavano i soccorsi, con Dassilva che si avvicinava al corpo per capire se fosse ancora vivo. Parisi ha anche riferito che, al ritorno a casa, aveva trovato il vano scale e il garage privi di corrente elettrica, condizione che si è riscontrata anche il mattino successivo.
Il processo prosegue con ulteriori testimonianze e verifiche, mentre le contraddizioni tra le varie dichiarazioni sono al centro dell’attenzione degli inquirenti e degli avvocati. La sentenza si avvicina, ma ancora molte domande restano aperte sulla dinamica dell’omicidio e il ruolo preciso di ciascuno dei protagonisti.
