Alta tensione ieri pomeriggio nel centro di Ravenna, dove quattro operai edili si sono barricati sul tetto di un palazzo per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da mesi. Il clamoroso gesto si è svolto in un cantiere all’angolo tra via di Roma e via Diaz, destinato alla realizzazione di appartamenti di lusso, e ha richiamato l’attenzione di passanti e forze dell’ordine.
La protesta è iniziata nel pomeriggio di ieri, quando i quattro lavoratori sono saliti in cima all’edificio in ristrutturazione, rimanendovi per circa un’ora. Sul posto sono giunti rapidamente gli agenti delle forze dell’ordine, mentre un capannello di curiosi si radunava in strada. La motivazione del gesto è emersa poco dopo: gli operai non riceverebbero il salario da diversi mesi.
Sulla vicenda è intervenuto duramente Nicola Staloni, consigliere comunale di Alleanza Verdi Sinistra e presidente della Commissione Lavoro. Staloni ha definito gravissimo e intollerabile il fatto che lavoratori impegnati in un cantiere così importante non vengano pagati da tre mesi. Ha raccontato che gli operai sono stati lasciati senza tutele e senza soldi neppure per il cibo, al punto che un bar della zona ha dovuto offrire loro la colazione.
Il consigliere ha poi evidenziato la stridente contraddizione di un sistema in cui chi lavora alla costruzione di appartamenti di lusso non viene retribuito, mentre attorno al progetto si muovono ingenti volumi di denaro. Secondo Staloni, questa è la fotografia di un meccanismo di appalti e subappalti che scarica sui lavoratori la parte più ingiusta. Ha espresso piena solidarietà agli operai, sottolineando la necessità di garantire i loro diritti fondamentali: un salario tempestivo, la dignità e condizioni di lavoro adeguate, denunciando la totale assenza di servizi minimi come i bagni nel cantiere.
In conclusione, Staloni ha invocato un rafforzamento dei controlli lungo tutta la filiera degli appalti per impedire che si possa approfittare di persone che già operano in condizioni di fragilità. Ha affermato che è necessario scegliere da che parte stare, ribadendo il suo impegno e quello del suo gruppo al fianco dei lavoratori, con la promessa di adoperarsi affinché episodi simili non si ripetano in futuro.











