Cronaca. Ragazzo disabile cacciato dal ristorante dell’hotel per le lamentele degli ospiti. La mamma: «Trattati come cani»

La famiglia si trovava in vacanza in Trentino e più precisamente nell’hotel Colbricon, un quattro stelle di San Martino di Castrozza, quando la titolare si è avvicinata per suggerire loro di utilizzare un’altra saletta per i pasti, più “intima” e appartata, anziché il ristorante, in modo da non dare fastidio ai clienti. A quanto pare, infatti, diverse persone si erano lamentate del ragazzo, figlio della farmacista romana Cecilia Bonaccorsi, considerato un “disturbo” a causa della sua disabilità. Lo riporta il Corriere della Sera.

La vicenda

È accaduto nel marzo del 2023. Il ragazzo, Tommaso, è affetto dalla sindrome di Norrie, che si traduce in cecità congenita ed è associata in alcuni casi a ritardi nello sviluppo e disabilità cognitiva.

Quando la titolare della struttura ha suggerito alla famiglia di spostarsi in un’altra saletta a causa delle lamentele degli ospiti, comunque, loro hanno deciso di interrompere immediatamente la vacanza per l’indignazione e lasciare l’hotel: «Ci siamo sentiti trattati come cani», ha detto la mamma di Tommaso.

La vicenda è poi finita davanti al giudice civile ed è stato raggiunto un accordo tra le due parti: i gestori dell’albergo dovranno frequentare un corso sulle buone norme di accoglienza con focus sulle persone con disabilità, seguito dalla cooperativa HandiCrea. A modularlo è stata proprio Cecilia Bonaccorsi, mamma del giovane, che è presidente di un’associazione che si occupa di organizzare viaggi per ragazzi e ragazze con disabilità, “Con i miei occhi”. E il risarcimento? La famiglia ha rifiutato l’offerta dell’hotel e ha chiesto un euro simbolico: «L’educazione non si compra e i soldi non ci interessano», ha detto la donna.

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