Cronaca. Raid russo sull’Ucraina, Varsavia alza il livello di allarme: jet in volo e aeroporti chiusi

L’escalation militare ai confini orientali dell’Europa torna a innalzare la tensione internazionale. Nella notte appena trascorsa, una massiccia ondata di attacchi aerei condotta dalla Federazione Russa contro il territorio ucraino ha provocato l’immediata reazione difensiva della Polonia. Le autorità di Varsavia hanno disposto la chiusura temporanea di due scali aeroportuali strategici e ordinato il decollo dei propri caccia militari per presidiare lo spazio aereo nazionale.

L’Agenzia polacca per i servizi di navigazione aerea ha confermato lo stop momentaneo alle operazioni negli aeroporti di Rzeszow e Lublin, situati in prossimità della frontiera ucraina. Una misura precauzionale adottata mentre il Comando Operativo delle Forze Armate attivava tutte le procedure di sicurezza. “È iniziata l’operazione dell’aviazione militare nello spazio aereo polacco a causa dell’attività dell’aviazione a lungo raggio russa”, si legge in una nota ufficiale, che specifica come siano stati messi in allerta anche i sistemi di difesa aerea a terra e la sorveglianza radar. L’obiettivo dichiarato è garantire la protezione dello spazio aereo, specialmente nelle zone adiacenti alle aree colpite dai raid.

Parallelamente agli sviluppi militari, si intensifica l’attività diplomatica. È prevista per la giornata di oggi una conferenza telefonica tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e altri leader dell’Unione. Il colloquio, confermato da fonti dell’esecutivo comunitario, precede di poche ore l’importante vertice che vedrà Zelensky volare negli Stati Uniti. Domani, infatti, il leader di Kiev incontrerà il presidente Donald Trump nella tenuta di Mar-a-Lago, in Florida. Al centro del faccia a faccia ci sarà la prosecuzione dei negoziati per un accordo con Mosca, partendo dalla bozza in venti punti emersa dall’ultimo round di colloqui tra Washington e Kiev e già trasmessa al Cremlino.