Cronaca. Riccione, arrestato 24enne albanese con 200 grammi di cocaina: fermato dai Carabinieri sul lungomare

In una un tempo tranquilla località balneare come Riccione, le forze dell’ordine continuano a contrastare il traffico di droga con operazioni mirate che rivelano reti sommerse di spaccio. Proprio ieri, domenica 14 settembre, i Carabinieri della Compagnia locale hanno messo le manette a un 24enne di origini albanesi, disoccupato e residente temporaneo in un albergo della zona, accusato di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio.

L’episodio ha preso il via in una via laterale al lungomare, vicino al limite con Miramare, dove il giovane procedeva a piedi spingendo una bicicletta. Notata la pattuglia, ha improvvisamente chiuso una videochiamata e invertito la marcia, un comportamento che ha insospettito i militari inducendoli a fermarlo per un controllo.

Mentre procedeva l’identificazione, il telefono del sospettato squillava senza sosta con chiamate che lui respingeva visibilmente agitato. Questo ha spinto i Carabinieri a una perquisizione immediata: nella scatola degli auricolari AirPods spuntano tre dosi di cocaina, e nel portafogli vengono rinvenuti 880 euro in tagli piccoli, sospettati di essere frutto di attività illegali.

L’indagine non si è fermata lì. Estesa alla stanza d’hotel dove alloggiava il giovane, ha portato alla scoperta di una pochette celata nel vano delle tapparelle. Dentro, un calzino legato conteneva due pacchetti di cocaina per oltre 200 grammi totali, affiancati da un bilancino elettronico, forbici e un rotolo di sacchetti in cellophane pronti per il dosaggio.

Tutto il materiale, inclusi la droga e il denaro, è finito sotto sequestro. Il 24enne è stato dichiarato in arresto e trasferito nelle camere di sicurezza, in attesa del processo per direttissima al Tribunale di Rimini. Qui, il giudice ha convalidato la misura e imposto un divieto di dimora in tutta l’Emilia-Romagna, esteso a ogni comune entro 500 chilometri da Rimini, per prevenire ulteriori rischi.

Operazioni come questa sottolineano l’impegno costante delle autorità nel tutelare la comunità da minacce invisibili, mantenendo alta l’attenzione su fenomeni che minano la serenità delle zone turistiche.