Cronaca. Rimini: 43enne rinviato a giudizio per aver approfittato di una donna con disturbi della personalità, sottraendole quasi 30mila euro e l’auto

Un uomo di 43 anni si prepara ad affrontare il processo con accuse gravissime per aver sfruttato la vulnerabilità di una donna affetta da disturbi della personalità, sottraendole ingenti somme di denaro e un veicolo. La vicenda, emersa nelle ultime settimane, mette in luce un grave caso di circonvenzione e appropriazione indebita, con la vittima che ha deciso di costituirsi parte civile.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’indagato avrebbe conosciuto la suo presunta vittima, anch’ella 43enne, attraverso Facebook alla fine del 2022. Dopo poche settimane di relazione, avrebbe iniziato a sfruttare la fragilità psicologica della donna per ottenere denaro e beni di valore. La vittima avrebbe inizialmente versato quasi 4.000 euro, consegnato l’auto di proprietà e anche il suo bancomat. Successivamente, sono stati effettuati bonifici di 6.000 e 11.000 euro, oltre a prelievi e pagamenti per un totale di circa 24.000 euro.

Quando la donna si è resa conto delle perdite economiche e ha chiesto spiegazioni, avrebbe subito aggressioni e minacce da parte dell’uomo, che l’hanno portata al pronto soccorso con una prognosi di 12 giorni. Nonostante ciò, l’indagato avrebbe continuato a utilizzare la carta di credito della vittima, accumulando ulteriori spese per circa 2.400 euro nei mesi successivi.

Il 43enne, difeso dall’avvocata Elena Fabbri, è stato rinviato a giudizio e il suo processo è fissato per il 19 febbraio, con l’accusa di circonvenzione d’incapace, appropriazione indebita, utilizzo illecito di carte di credito, lesioni e minacce.