Cronaca. Rimini, abuso di fiducia e truff: 43enne riminese finisce a processo per aver sottratto 20mila euro e un’auto alla ex

Un uomo di 43 anni residente a Rimini è stato rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita e uso illecito di strumenti di pagamento. L’udienza preliminare è stata fissata a metà febbraio, dopo che il gup ha accolto la richiesta della Procura.

Secondo le indagini, l’uomo avrebbe approfittato di una situazione di vulnerabilità legata a un disturbo bipolare della sua ex compagna per sottrarle denaro e beni. Tra la fine del 2022 e la prima metà del 2023, l’uomo avrebbe ottenuto dalla donna circa 20mila euro, oltre a impossessarsi della sua Fiat Panda, di cui si sarebbe fatto consegnare le chiavi durante un incontro.

Le indagini hanno ricostruito come, in soli due mesi dal primo contatto tra i due avvenuto tramite Facebook, l’uomo sia riuscito a ottenere inizialmente 3.800 euro e in seguito il bancomat con relativo codice pin. I bonifici sul suo conto ammontano a 17mila euro, con ulteriori operazioni che hanno portato il totale a quasi 20mila euro. La donna si è costituita parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Alessandro Sarti, mentre l’imputato è difeso dall’avvocata Elena Fabbri dello studio Orrù.

La vicenda mette in luce come l’abuso della fiducia e la manipolazione di persone vulnerabili possano tradursi in gravi reati economici e personali, evidenziando l’importanza di interventi tempestivi da parte delle autorità competenti.