Si riaccendono oggi, lunedi’ 1 dicembre, i riflettori sulla Corte d’Assise di Rimini per una nuova e cruciale udienza del processo relativo all’omicidio di Pierina Paganelli. Il dibattimento, che vede come unico imputato il trentacinquenne Louis Dassilva, si concentrera’ sull’audizione di testimoni chiave per ricostruire il contesto familiare e condominiale in cui maturo’ il delitto della pensionata, rinvenuta priva di vita nel garage di via del Ciclamino la mattina del 4 ottobre 2023.
La giornata in aula si aprira’ alle ore 9 con il completamento della deposizione di Loris Bianchi, fratello di Manuela, la nuora della vittima che intratteneva una relazione extraconiugale con l’imputato. Bianchi, la cui testimonianza era rimasta in sospeso nella precedente sessione, sara’ chiamato a rispondere ai quesiti della difesa di Dassilva e successivamente al riesame condotto dal pubblico ministero Daniele Paci e dai legali di parte civile. Pur non essendo iscritto nel registro degli indagati, la sua figura e’ stata piu’ volte esaminata dalla difesa nel tentativo di individuare piste alternative. In merito alla sua condotta, Loris Bianchi ha chiarito in aula di aver mentito in passato solo in contesti privati per coprire la relazione della sorella, ribadendo pero’ di non aver mai fornito dichiarazioni false alle autorita’ inquirenti.
Il calendario dell’udienza prevede inoltre l’ascolto di dieci nuovi testimoni citati dall’accusa. Si tratta di residenti del condominio al civico 31 di via del Ciclamino, lo stesso stabile dove vivevano la vittima, il figlio Giuliano Saponi con la moglie Manuela, e l’imputato con la coniuge Valeria Bartolucci. Il contributo dei vicini di casa sara’ fondamentale per cristallizzare i ricordi relativi alla sera dell’omicidio e, soprattutto, per ricostruire con precisione le fasi del ritrovamento del cadavere e le reazioni immediate dei presenti sulla scena del crimine.
A fare da sfondo al processo per omicidio c’e’ anche l’aggiornamento sull’indagine parallela riguardante l’incidente occorso a Giuliano Saponi nel maggio di due anni fa. Proprio in settimana il giudice per le indagini preliminari ha concesso una proroga di sei mesi per fare chiarezza sulla dinamica dell’evento. La difesa sostiene l’ipotesi che l’uomo, mentre si recava al lavoro in bicicletta, non sia stato vittima di un sinistro stradale ma di un agguato perpetrato con un oggetto contundente. Per verificare tale teoria e’ stata disposta una nuova consulenza tecnica che incrocera’ dati medico-legali e cinematici.













