Cronaca. Rimini, anfora romana usata come arredo in un’agenzia immobiliare: scatta il sequestro

Esposta come un normale oggetto decorativo tra scrivanie e vetrine, in realtà era un reperto archeologico di enorme valore storico. La Guardia di Finanza della Stazione Navale di Rimini ha sequestrato un’antica anfora romana di epoca repubblicana, rinvenuta all’interno di un’agenzia immobiliare del territorio.

Una pattuglia della Guardia di Finanza

Il manufatto, di grandi dimensioni – 123 centimetri di circonferenza per 80 di lunghezza – è risultato essere un’anfora della tipologia “Lamboglia 2”, prodotta nell’area adriatica fra il II e il I secolo a.C. Si tratta di recipienti utilizzati dai Romani per il trasporto del vino, oggi considerati beni tutelati dal patrimonio archeologico nazionale.

Il pezzo, privo di qualsiasi titolo di possesso, è stato sottoposto a verifica da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per territorio, che ne ha confermato l’autenticità storica e il valore culturale.

L’amministratore della società a cui fa capo l’agenzia è stato denunciato per possesso illecito di beni culturali, un reato che prevede la reclusione da due a sei anni e una multa compresa fra 927 e 1.500 euro.

L’anfora, ora sequestrata, non finirà più come arredo d’ufficio ma verrà collocata in un luogo idoneo alla conservazione. L’episodio dimostra ancora una volta l’importanza dei controlli sul territorio per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale italiano, troppo spesso finito negli anni tra collezioni private e utilizzi impropri.