Si chiude con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria che vedeva imputata una coppia di genitori, finita a processo in seguito al grave episodio avvenuto nel 2020, quando la loro figlia di appena un anno finì in ospedale per un’intossicazione. Il Tribunale di Rimini ha scagionato madre e padre dall’accusa di abbandono di minore.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice Francesco Pio Lasalvia, il quale ha stabilito che il fatto non sussiste. Secondo quanto ricostruito in sede processuale, l’ingestione delle sostanze da parte della neonata fu un evento di natura accidentale e non riconducibile a una condotta di abbandono volontario da parte degli adulti.
I fatti risalgono a cinque anni fa. La piccola venne trasportata d’urgenza all’ospedale Infermi di Rimini dopo essere stata rinvenuta in stato di semi-incoscienza. Il ricovero immediato in terapia intensiva e le successive analisi tossicologiche permisero ai medici di rilevare la presenza di cannabinoidi e benzodiazepine nell’organismo della bambina. Tale riscontro fece scattare la segnalazione obbligatoria alle autorità e l’apertura del fascicolo d’indagine.
Durante l’iter investigativo, la figura paterna aveva ammesso l’uso di hashish, avanzando l’ipotesi che la figlia potesse essere entrata in contatto con la sostanza in modo fortuito mentre lui era impegnato ad accudire gli altri figli. Fortunatamente, dopo le cure ricevute, la bambina si riprese completamente. Ora il verdetto del giudice mette la parola fine al procedimento penale a carico della coppia.












