Cronaca. Rimini, blitz in un hotel: 18 ospiti su 24 con precedenti, denunciato il titolare

Un blitz della Polizia di Stato in un albergo della zona sud di Rimini, da tempo nel mirino per la frequentazione sospetta, ha portato alla luce una situazione di grave irregolarità. Durante un controllo scattato mercoledì mattina, gli agenti hanno scoperto che su 24 ospiti presenti, ben 18 avevano precedenti penali. Il titolare della struttura è stato denunciato per non aver comunicato tutte le presenze all’autorità, mentre tre clienti sono stati allontanati dalla città.

L’operazione, come reso noto oggi dalla Questura di Rimini in un comunicato stampa, rientra in una serie di controlli amministrativi mirati a verificare la regolarità delle strutture ricettive e a garantire l’ordine pubblico. L’hotel in questione, in particolare, “nelle scorse settimane, aveva attirato l’attenzione degli agenti per alcuni episodi di criminalità che avevano riguardato alcuni degli alloggiati”.

All’alba di mercoledì scorso, il personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza ha fatto irruzione nell’albergo, identificando le 24 persone presenti. La scoperta più allarmante è stata che 18 di loro risultavano avere pregiudizi di polizia. Dopo i primi controlli, tre ospiti sono stati accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi. Le verifiche hanno fatto emergere che due cittadini italiani erano destinatari di altrettanti provvedimenti di “Divieto di Ritorno” a Rimini, emessi dal Questore a causa della loro pericolosità sociale. Per questa violazione, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e immediatamente allontanati dalla città. Una terza persona, invece, è risultata irregolare sul territorio nazionale e nei suoi confronti è scattato il provvedimento di espulsione.

Ma i guai non sono finiti qui. Dal confronto tra le presenze effettive e i dati trasmessi al portale “Alloggiati Web”, è emerso che il titolare non aveva comunicato i nominativi di alcuni ospiti. Per questa omissione, è stato deferito in stato di libertà ai sensi dell’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. A suo carico è scattata anche una sanzione amministrativa per non aver esposto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per garantire la trasparenza delle strutture ricettive. Sull’hotel sono ora in corso ulteriori accertamenti, che potrebbero portare all’adozione di provvedimenti più gravi.