Un pezzo di storia dell’imprenditoria e della cultura riminese se ne va con la scomparsa di Giampiero Garattoni. Il noto tipografo, ottantatreenne, è deceduto domenica scorsa al termine di una lunga malattia che lo aveva costretto a un ricovero ospedaliero di diversi mesi presso il nosocomio cittadino. Con la sua morte, Rimini perde l’ultimo rappresentante di una stagione d’oro per l’editoria locale, quella delle storiche botteghe artigiane che hanno stampato la memoria della città.
Garattoni non era un semplice stampatore, ma il custode di un’eredità professionale che affondava le radici nell’Ottocento. La sua attività, la Tipografia Garattoni, rappresentava infatti la continuazione storica di marchi illustri come la Marsoner & Grandi e gli Artigianelli. Una passione e una competenza tecnica maturate osservando il nonno e il padre Gino, e successivamente affinate grazie alla formazione specialistica ricevuta presso i Salesiani di Bologna. Nel corso della sua lunga carriera, ha attraversato epoche tecnologiche differenti, guidando l’azienda dalla composizione manuale dei caratteri fino alla rivoluzione informatica e all’avvento di internet, mantenendo sempre alta la dignità del mestiere.
Oltre alle numerose e importanti pubblicazioni curate nel corso dei decenni, di lui resta il ricordo di una personalità affabile e genuina. Chi lo ha conosciuto ne sottolinea la capacità di instaurare rapporti di amicizia immediati e sinceri, portando il suo calore umano e una semplicità d’altri tempi in ogni contesto, compresi gli ambienti del Rotary che frequentava. Dopo la recita del Rosario avvenuta nella serata di ieri, la comunità si riunisce oggi per l’ultimo saluto: i funerali sono fissati per questa mattina, alle ore 9.30, presso la Chiesa di Sant’Agostino.













