Riprende oggi, lunedì 10 novembre, il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate nel garage della sua abitazione in via del Ciclamino il 3 ottobre 2023. La terza udienza del dibattimento, davanti alla Corte d’Assise, vedrà la testimonianza dei tre figli della vittima, chiamati a deporre dal pubblico ministero Daniele Paci. In aula è attesa la presenza dell’unico imputato, il 35enne senegalese Louis Dassilva.
I primi testimoni a sfilare saranno Chiara, Giuliano e Giacomo Saponi, figli della vittima, costituitisi parti civili. La loro deposizione avrà il compito di ricostruire la figura della madre, le sue abitudini e i legami familiari fino alla sera della tragica aggressione. Sarà un momento di forte tensione emotiva, poiché si troveranno a incrociare lo sguardo di Dassilva, accusato di omicidio volontario pluriaggravato e difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. In aula dovrebbe essere presente anche la moglie dell’imputato, Valeria Bartolucci.
Centrale, secondo l’accusa, è il movente legato a una relazione extraconiugale che Dassilva aveva intrapreso con Manuela Bianchi, nuora della vittima e moglie di Giuliano Saponi. Proprio la testimonianza di Giuliano sarà particolarmente attesa, poiché dovrà riferire anche sul misterioso incidente stradale di cui fu vittima il 7 maggio 2023, mesi prima dell’omicidio della madre.
Nel corso dell’udienza odierna, la Corte potrebbe inoltre sciogliere la riserva sull’ammissione di Manuela Bianchi nella lista dei testimoni e sulla richiesta di un confronto diretto in aula tra lei e l’imputato. Il processo proseguirà poi lunedì 17 novembre con le testimonianze del fratello di Manuela, Loris Bianchi, e della nipote della vittima, Giorgia Saponi.
Dopo le udienze fissate per l’1 e il 15 dicembre, dedicate ad altri testimoni, un momento chiave del processo è atteso per il 16 dicembre. In quella data verrà discusso l’esito della perizia fonica sui suoni registrati da una telecamera nel garage, sia durante l’omicidio che al momento del ritrovamento del corpo. Si tratta di una prova che la difesa ritiene cruciale e che potrebbe potenzialmente modificare le sorti del dibattimento.












