Sul caso dell’omicidio di Pierina Paganelli emergono nuovi dubbi. A sollevarli è il sociologo ed esperto di criminologia investigativa Matteo Vinattieri, che dopo avere consultato il fascicolo delle indagini ha parlato di “un elevato rischio di errore giudiziario” qualora il processo dovesse concludersi con la condanna dell’imputato Louis Dassilva, unico rinviato a giudizio dal GUP del tribunale di Rimini.
Le difficoltà e i colpi di scena che hanno caratterizzato l’inchiesta erano già stati evidenziati: tra questi, la misteriosa sparizione della telecamera di videosorveglianza considerata prova chiave. Ora il parere tecnico di Vinattieri porta ulteriore attenzione su alcuni aspetti ritenuti critici.
Secondo il sociologo, non ci sarebbe alcuna compatibilità tra le suole delle scarpe sequestrate a Dassilva e le impronte rilevate nel vano scale dove si consumò l’accoltellamento. “Un ulteriore approfondimento tecnico potrebbe addirittura escludere l’imputato dalla scena del crimine” ha spiegato Vinattieri, che ha già invitato la difesa a richiedere una nuova consulenza.
Un’altra anomalia riguarderebbe la copia parziale del telefono cellulare di Dassilva. Per l’esperto, l’estrazione dei dati “non comprende una serie di attività fatte dall’utente”, fattore che renderebbe la ricostruzione dei movimenti dell’imputato la sera dell’omicidio lacunosa e potenzialmente fuorviante.
Gli appunti sollevati dal sociologo arrivano a circa venti giorni dalla prossima udienza e alimentano il dibattito attorno a un caso che continua a scuotere la città. Le sue considerazioni, riportate anche dal Corriere Romagna, mettono in guardia dal rischio che un processo complesso e caratterizzato da elementi controversi possa portare a una sentenza segnata da errori.
Il nodo resta ora nelle mani della difesa di Dassilva, informata delle osservazioni di Vinattieri, che potrebbe chiedere nuovi accertamenti tecnici per fare chiarezza su uno dei passaggi più delicati dell’intera vicenda giudiziaria.