Cronaca. Rimini, omicidio Pierina Paganelli: impossibile identificare le voci nel garage, la perizia tecnica toglie consistenza alla prova

Un tassello fondamentale dell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli sembra perdere consistenza. La perizia fonica disposta dal Tribunale di Rimini ha stabilito che non è possibile attribuire con certezza le voci registrate dalla telecamera di sorveglianza installata in un box del condominio di via del Ciclamino. I suoni captati la sera del delitto, avvenuto il 3 ottobre 2023, e la mattina successiva, momento del ritrovamento del corpo da parte della nuora, non possiedono le caratteristiche tecniche minime per un riconoscimento valido in sede giudiziaria.

Le conclusioni dei periti sono state notificate alle parti l’altro ieri, domenica 7 dicembre. Secondo quanto emerso dall’analisi condotta dal consulente del Tribunale, Massimo Visentin, affiancato dagli esperti del Ris di Roma, Claudio Ciampini e Davide Zavattaro, il materiale audio disponibile è tecnicamente inutilizzabile per fini comparativi. Gli esperti hanno evidenziato che i tratti di segnale contenenti voci umane risultano drasticamente insufficienti in termini di durata, intensità e rapporto tra segnale e rumore di fondo. Di conseguenza, non è possibile applicare alcun metodo scientifico per stabilire se quelle voci appartengano all’unico indagato, Louis Dassilva, o ad altri soggetti coinvolti nelle indagini come Manuela Bianchi e il fratello Loris.

Questo esito tecnico segna una netta divergenza rispetto alle valutazioni iniziali fornite dal consulente della Squadra Mobile, il quale aveva invece ipotizzato la possibilità di attribuire le voci maschili e femminili presenti nelle registrazioni, in particolare nell’audio della mattina del 4 ottobre. La nuova perizia, invece, sposta il livello di certezza dal campo della prova a quello del mero possibile o verosimile, indebolendo uno degli elementi che l’accusa sperava di poter utilizzare nel procedimento a carico di Dassilva, attualmente a processo per l’assassinio della 78enne.

Il prossimo appuntamento giudiziario è fissato per lunedì prossimo, 15 dicembre, quando proseguirà il processo in Corte d’Assise. Il giorno successivo, martedì 16 dicembre, le parti si ritroveranno davanti al Giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, per discutere formalmente gli esiti di questa consulenza tecnica che lascia, di fatto, senza una risposta definitiva uno degli interrogativi centrali sulla dinamica temporale e sulle presenze nel garage nelle ore cruciali del delitto.