Cronaca. Rimini-Riccione-Misano: maxi-controlli sulla sicurezza sul lavoro, cinque imprese multate per oltre 100 mila euro

Musica spenta e porte chiuse, almeno per qualche giorno, in una discoteca della provincia riminese: durante un’ispezione, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e il Gruppo per la Tutela del Lavoro di Venezia hanno infatti riscontrato gravi irregolarità all’impianto elettrico, con cavi scoperti e pericolosamente non protetti. La sospensione dell’attività è durata fino alla messa in sicurezza, dopo la quale è stata revocata.

CARABINIERI controlli notturni zona I PORTICI

L’intervento faceva parte di una campagna di verifiche mirate in più settori, finalizzata a individuare casi di lavoro nero, carenze nella salute e sicurezza dei lavoratori e irregolarità contrattuali. In totale, sono state controllate cinque imprese tra Rimini, Riccione e Misano Adriatico, con un bilancio pesante: oltre 100.000 euro di ammende e sanzioni.

Le violazioni scoperte dai militari hanno riguardato diversi ambiti. In una struttura ricettiva è emersa la mancata formazione del datore di lavoro come RSPP, l’uso di attrezzature non a norma e la formazione insufficiente dei dipendenti. Un pubblico esercizio è stato invece sorpreso senza i piani antincendio e di evacuazione, mentre uno stabilimento balneare non garantiva la preparazione adeguata al personale e presentava irregolarità nella gestione interna.

Un secondo esercizio pubblico si è visto addebitare sanzioni per non aver dotato i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale obbligatori, per la formazione inadeguata e per gli impianti elettrici non conformi alle normative.

L’operazione, che ha colpito settori chiave della Riviera di fine estate tra turismo e intrattenimento, mette in risalto l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire che il dinamismo economico sia accompagnato dal rispetto rigoroso delle regole e dalla tutela della sicurezza dei lavoratori.