Cronaca. Rimini, svolta nel giallo Saponi, figlio di Pierina Paganelli: il Gip ordina nuove indagini. Spunta nuova ipotesi: non fu incidente ma aggressione con una mazza da hockey

Il caso relativo al ferimento di Giuliano Saponi non viene archiviato. A pochi giorni dalla quinta udienza del processo per l’omicidio di sua madre, Pierina Paganelli, il quadro giudiziario si arricchisce di un nuovo tassello. Il Giudice per le Indagini Preliminari, Raffaella Ceccarelli, ha infatti respinto la richiesta di chiusura del fascicolo avanzata dalla Procura, disponendo ulteriori sei mesi di accertamenti sul grave episodio avvenuto all’alba del 7 maggio 2023 in via Coriano.

L’evento, che costrinse il figlio della vittima ed ex marito di Manuela Bianchi a un lungo periodo di coma, era stato inizialmente inquadrato dagli inquirenti come un incidente stradale con omissione di soccorso. Secondo la tesi del medico legale della Procura, Mauro Pesaresi, l’uomo sarebbe stato urtato mentre andava al lavoro in bicicletta dallo specchietto di un veicolo pirata, probabilmente un furgone o un’auto, mai rintracciato. Tuttavia, questa ricostruzione è stata contestata dai legali della famiglia Saponi, gli avvocati Marco e Monica Lunedei, che si sono opposti all’archiviazione portando nuovi elementi tecnici.

Al centro della decisione del Gip vi è una consulenza di parte affidata all’ingegnere Davide Albini, specialista in cinematica. L’esperto ha formulato un’ipotesi alternativa inquietante: le lesioni riportate da Saponi non sarebbero compatibili con un sinistro stradale, ma suggerirebbero un’aggressione diretta. Nello specifico, la perizia ipotizza che l’uomo sia stato colpito con una mazza da hockey rivestita in gomma.

Di fronte a queste divergenze tecniche sostanziali, la giudice ha ordinato una consulenza congiunta per incrociare i dati dei due esperti. Solo al termine di questo approfondimento il pubblico ministero Luca Bertuzzi deciderà se procedere o se richiedere un incidente probatorio nominando un perito terzo. Nel frattempo, i legali della famiglia Saponi hanno ribadito la necessità di mantenere il massimo riserbo, spiegando che molte informazioni circolate sulla stampa non rispecchiano il reale contenuto degli atti difensivi e sottolineando l’importanza di lasciar lavorare la magistratura senza interferenze.