Una scia di aggressioni, spaccio di droga e la frequentazione abituale da parte di persone con gravi precedenti penali. Con queste motivazioni, il Questore di Rimini ha sospeso per quindici giorni la licenza di un noto pubblico esercizio della città. Il provvedimento, scattato durante lo scorso weekend di Halloween, arriva al termine di mesi di controlli e a seguito di una lunga serie di episodi che avevano trasformato il locale in un luogo pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.
La decisione è stata comunicata oggi dalla Questura di Rimini in una nota, che applica l’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il locale era da tempo sotto la lente della Divisione di Polizia Amministrativa e l’ultima aggressione ha fatto scattare la misura di sospensione. L’istruttoria ha ricostruito una serie di episodi preoccupanti.
L’episodio più grave risale allo scorso gennaio. All’interno del bar, un cliente era stato brutalmente aggredito da tre persone, anche con l’utilizzo di un oggetto contundente in ferro. Colpito ripetutamente anche quando era a terra, il malcapitato aveva riportato fratture in varie parti del corpo, con una prognosi di 35 giorni. Le indagini della Squadra Mobile, inizialmente ostacolate dalla scarsa collaborazione dei dipendenti, avevano portato alla denuncia dei tre aggressori.
Lo scorso luglio, invece, durante un controllo, un avventore era stato sorpreso mentre tentava di nascondere della droga nel bagno del locale ed era stato denunciato per spaccio. Alla fine di settembre, l’ultimo episodio di violenza: due volanti erano intervenute per un’aggressione nella zona esterna del bar, dove un cliente era stato preso a schiaffi da un gruppo di cinque persone, poi dileguatesi.
Ma a pesare sulla decisione del Questore non sono stati solo i singoli episodi violenti. In almeno tre diverse occasioni, durante i controlli degli avventori, gli agenti hanno identificato numerosi soggetti con gravi precedenti di polizia, configurando il bar come un “ritrovo abituale di persone pericolose”. A questo si aggiungono i numerosi interventi, sia della Polizia che dei Carabinieri, per schiamazzi e litigi, spesso in orario notturno, a seguito delle continue segnalazioni dei residenti esasperati.
Da qui la decisione di applicare l’articolo 100, un provvedimento che, come spiega la Questura, ha la finalità di “impedire il protrarsi di situazioni socialmente pericolose e ripristinare la tutela di primari interessi quali l’ordine e la sicurezza pubblica, la moralità, il buon costume e la sicurezza dei cittadini”.












