Due pregiudicati del Riminese, di 60 e 57 anni, sono stati arrestati ieri dai Carabinieri con l’accusa di essere gli autori dell’incendio doloso che, nella notte tra il 26 e il 27 maggio scorsi, distrusse a Riccione l’auto di Davide Barzan, consulente legale noto per il suo ruolo nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. L’operazione, coordinata dalla Procura di Rimini, rappresenta una svolta decisiva nelle indagini sull’intimidazione.

La misura cautelare, emessa dal gip di Rimini, è il risultato di un’indagine complessa. Gli investigatori sono arrivati ai due sospetti analizzando tabulati telefonici, eseguendo pedinamenti e visionando ore di filmati dalle telecamere di sorveglianza della zona. Le immagini si sono rivelate decisive, riprendendo l’arrivo dei due uomini in viale Diaz a bordo di un’Audi A5 e il momento esatto in cui il 57enne appiccava le fiamme al veicolo prima di fuggire con il complice.
L’incendio, divampato in viale Diaz, aveva distrutto non solo l’auto di Barzan ma anche altri tre veicoli parcheggiati e tre cassonetti, con danni limitati solo grazie al rapido intervento dei Vigili del Fuoco. Le accuse a carico dei due uomini includono anche il tentativo di ostacolare le indagini: dopo l’atto incendiario, infatti, avrebbero cercato di vendere l’Audi A5 usata per il raid, trasferendola fuori regione per farne perdere le tracce.
Al momento dell’esecuzione del provvedimento, il 57enne si trovava già detenuto in carcere, mentre il complice 60enne era agli arresti domiciliari per precedenti reati contro la persona. Ieri, al termine delle formalità, entrambi sono stati condotti nella casa circondariale di Rimini, dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria.












