La Procura di Rimini ha avviato un’indagine per fare piena luce sulle cause dell’incendio che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha provocato la morte di Antonella Ambrosi, 67 anni, nel suo appartamento in viale Ceccarini a Riccione. Per accertare la dinamica esatta dei fatti, il sostituto procuratore Daniele Paci ha affidato le verifiche tecniche al Nucleo Investigativo Antincendi (Nia) dei Vigili del fuoco.
L’incendio è divampato in un appartamento situato al quinto piano di un palazzo all’incrocio con viale Dante. Sebbene l’ipotesi prevalente sia quella di un rogo di natura accidentale, forse innescato da un mozzicone di sigaretta che ha dato fuoco a del materiale accumulato, il magistrato intende ottenere certezze investigative. Per questo motivo è stata disposta anche l’autopsia sul corpo della donna, al fine di confermare le cause del decesso che, dai primi rilievi, sembrerebbe avvenuto per asfissia.
L’appartamento della vittima rimane sotto sequestro per consentire tutti gli accertamenti necessari. Le conseguenze del rogo, tuttavia, si estendono all’intero edificio. A causa dei danni provocati dal fumo, l’immobile non è stato ancora dichiarato agibile e sarà necessario un intervento di bonifica.
Al momento, quindi, i residenti degli altri appartamenti non hanno ancora potuto fare rientro nelle proprie abitazioni, in attesa che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza e salubrità dell’edificio.












