Un uomo di 69 anni, già detenuto per altri reati, è stato denunciato dai Carabinieri di Russi come presunto autore di un furto aggravato avvenuto più di un anno fa. A incastrarlo è stato il test del Dna, eseguito su una traccia di sangue lasciata durante il colpo, che ha permesso di identificarlo a distanza di mesi.
I fatti risalgono alla notte dell’8 ottobre 2024. Secondo la ricostruzione, l’uomo si sarebbe introdotto in un negozio di fiori del paese dopo aver rotto una finestra sul retro. Una volta dentro, avrebbe messo a soqquadro il locale per poi fuggire con i pochi euro contenuti nel fondo cassa. La mattina seguente, la proprietaria ha scoperto l’effrazione e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Sul posto erano intervenuti i Carabinieri della stazione locale, supportati dal Nucleo Investigativo di Ravenna, per effettuare i rilievi scientifici. Durante il sopralluogo, i militari hanno repertato alcune tracce ematiche, ritenute appartenenti all’autore del furto. I campioni sono stati quindi inviati al Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma per le analisi di laboratorio.
Grazie a sofisticate analisi, gli specialisti del RIS sono riusciti a estrapolare un profilo genetico che è risultato compatibile con quello del 69enne, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, che si trova attualmente in stato di detenzione per altre vicende, è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Ravenna con l’accusa di furto aggravato.












