Cronaca. Sammarinese assolto dopo anni di battaglie legali: evasioni fiscali da oltre 2 milioni di euro non confermate

Una vicenda giudiziaria dai risvolti sorprendenti si è conclusa con l’assoluzione totale di un commerciante di automobili originario di San Marino, coinvolto in un procedimento a Rimini per presunte evasioni fiscali e patrimoni nascosti all’estero. La vicenda, che aveva attirato l’attenzione per la sua natura quasi surreale, si è conclusa con l’archiviazione definitiva di tutte le accuse, lasciando l’imprenditore libero da ogni addebito.

Il procedimento era nato nel 2017, quando le forze dell’ordine avevano effettuato una perquisizione domiciliare nell’ambito di un’indagine più vasta sul traffico illecito di carburanti. Durante le verifiche, la Guardia di Finanza aveva rinvenuto nel cellulare dell’uomo un presunto estratto conto bancario svizzero con un saldo a sette cifre. Per gli inquirenti, questa prova avrebbe indicato la presenza di ingenti capitali depositati oltre confine, e di conseguenza aveva portato a una richiesta di condanna a quattro anni di reclusione per evasione fiscale e altri reati collegati.

Tuttavia, l’avvocato di difesa, Paolo Ghiselli, ha spiegato che si trattava di un falso, un documento creato come scherzo da alcuni amici del commerciante, e non di una reale prova di patrimoni occulti. La difesa ha anche evidenziato come non fosse mai stata avviata una rogatoria internazionale per verificare l’effettiva esistenza di quei fondi, lasciando quindi aperti molti dubbi sulla fondatezza delle accuse. Nonostante la gravità delle accuse, nel 2018 il commerciante aveva subito il sequestro dei propri conti correnti e dell’auto di proprietà, in una procedura che si è poi rivelata insostenibile e infondata.

Dopo anni di incertezze e battaglie legali, la conclusione con l’assoluzione piena rappresenta un importante risultato per l’uomo, che ora può ricominciare senza l’ombra di accuse pesanti e infondate.