Cronaca. San Mauro Pascoli, presunto violentatore seriale gambiano: prima dell’arresto aveva già tentato di aggredire un’anziana

Emergono nuovi, inquietanti dettagli sulla vicenda che ha scosso la comunità di San Mauro Pascoli, legata al giovane accusato di violenza sessuale. Secondo recenti testimonianze, l’uomo si trovava nella zona del crimine poche ore prima dell’ultimo grave episodio e, circa dieci giorni fa, avrebbe tentato di abusare di una donna di settant’anni nello stesso luogo.

I volontari che si occupano della manutenzione della celletta mariana situata lungo il Rio Salto – come si legge sulle cronache locali – hanno riferito di aver incontrato il soggetto la mattina stessa dell’ultima aggressione, all’incirca due ore prima che questa avvenisse. Il gruppo si era recato sul posto per installare un presepe e alcune decorazioni natalizie quando ha notato il giovane seduto su una panchina adiacente. Durante le operazioni di allestimento, un residente della zona ha avvicinato i volontari, avvertendoli che quel ragazzo era lo stesso individuo che aveva già tentato di violentare una signora anziana. Al momento di lasciare l’area, i presenti hanno rivolto un cenno di saluto al giovane, il quale avrebbe risposto con un sorriso, mostrando un atteggiamento apparentemente tranquillo poco prima dei drammatici fatti successivi.

Un secondo racconto circostanziato fa luce sul precedente tentativo di violenza, risalente a una decina di giorni fa. La vittima, una settantenne recatasi al luogo sacro per pregare, si è sentita afferrare alle spalle dall’uomo, che si è presentato con i pantaloni abbassati. La donna ha mantenuto il sangue freddo, affrontando verbalmente l’aggressore: gli ha fatto notare la differenza d’età, sottolineando che avrebbe potuto essere sua nonna, e ha millantato l’arrivo imminente di un’amica. La situazione si è risolta grazie all’apparizione in lontananza di una coppia, circostanza che ha spinto il molestatore a fuggire velocemente.

Nonostante la fuga, il giovane avrebbe continuato a frequentare la stessa area nei giorni seguenti. L’anziana, che aveva regolarmente denunciato l’accaduto alle autorità competenti, ha manifestato frustrazione e rabbia, lamentando l’assenza di provvedimenti immediati che avrebbero potuto impedire il ripetersi delle violenze.