Senza un tetto sulla testa o un rifugio sicuro, per ripararsi dal freddo dell’inverno e della notte, alcuni senzatetto hanno deciso di ripararsi nel cimitero di Modena allestendo veri e propri giacigli di fortuna all’interno di loculi vuoti. La scoperta è avvenuta per caso nei giorni scorsi quando una donna, che si era recata al cimitero per rendere omaggio ai propri cari, si è accorta che alcune nicchie precedentemente vuote ospitavano ora alcune persone vive e vegete ma troppo povere per trovarsi un riparo diverso.
Una scena terribile davanti alla quale inizialmente neanche la donna riusciva a capacitarsi. “Stavo andando dalla bisnonna quando mi sono imbattuta in quei due giacigli di fortuna. Confesso che, nella penombra, mi sono spaventata, non ho capito se ci fosse qualcuno o si trattasse solo di stracci appoggiati lì e sono venuta via” ha raccontato infatti la testimone alla Gazzetta di Modena.
In realtà era tutto vero, qualcuno per non restare in strada di notte al gelo ha deciso che era meglio persino un loculo al cimitero. La scena, immortalata in alcuni scatti pubblicati dallo stesso quotidiano modenese, è eloquente. Nelle foto si vedono giacigli di fortuna, tra coperte e anche resti di cibo nei loculi vuoti posizionati al piano terra della zona monumentale del cimitero di San Cataldo. Giacigli che appaiono sistemati in modo tale da durare anche diversi giorni visto che in alcuni ci sono addirittura dei materassi buttati a terra.
Nei giorni scorsi agenti della Polizia locale avevano eseguito un intervento di sgombero proprio nell’area limitrofa al cimitero di San Cataldo, caratterizzata da una fitta boscaglia, dove erano stati individuati residui di bivacchi.
In città, soprattutto nel periodo invernale, l’emergenza abitativa e drammatica con almeno 250 persone che vivono in strada, secondo l’associazione Porta aperta. I posti disponibili sono circa un centinaio quindi in tantissimi per la notte cercano un riparo di fortuna e alcuni sembra che lo abbiano trovato proprio nel cimitero di San Cataldo dove di notte c’è chi scavalca il muro di recinzione o chi resta nascosto fino alla chiusura e approfitta dei loculi vuoti per trovare un riparo dal freddo. “Abbiamo le Unità di strada che controllano periodicamente i senzatetto, ma c’è anche chi rifiuta l’aiuto”, dice Alessandra Camporota, assessora comunale alla sicurezza e alla coesione sociale.
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