Cronaca. Tenta di strangolare la moglie in autostrada, mamma e figlio salvati dal pianto del bimbo

 

 

A far scoprire quello che era accaduto è stato il pianto del bambino, da solo all’interno di un furgone parcheggiato sulla piazzola di sosta. Attirati da quelle urla disperate, gli agenti hanno trovato, in un dirupo poco distante, il padre in stato di agitazione che ripeteva “Aiutatemi, l’ho ammazzata”, e, a terra, accanto a lui, il corpo della madre. Storia che arriva da Avellino, e che è stata resa nota dalla pagina social “Agente Lisa” della Polizia di Stato; l’uomo è stato arrestato: dovrà rispondere di tentato omicidio, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.

La pattuglia della Polizia Stradale Avellino Ovest stava percorrendo l’autostrada A16 Napoli-Canosa; mentre superava il furgone, che era parcheggiato in una piazzola di sosta nel territorio di Avellino, i due poliziotti, Giuseppe e Fabio, hanno sentito distintamente il pianto di un bambino. Hanno quindi fermato l’automobile e sono scesi per controllare. Nel veicolo il bimbo, di circa tre anni, era solo. Visibilmente scosso. Nessuna traccia dei genitori. Gli agenti hanno controllato nei paraggi e, a qualche metro, hanno visto quello che sarà successivamente identificato come il padre. Agitato, fuori di sé, urlava: “Aiutatemi, l’ho ammazzata”.

Accanto a lui, a terra, la moglie. Immobile, con segni di strangolamento e ferite sul corpo. I poliziotti si sono accertati che fosse ancora viva e, immediatamente, hanno praticato le manovre di rianimazione, riuscendo a farla respirare fino all’arrivo dei sanitari del 118; la donna è stata caricata in ambulanza e trasportata d’urgenza in ospedale a Napoli: è fuori pericolo. Il bambino è stato tranquillizzato e affidato a personale femminile della Polizia di Stato.

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