Cronaca. Tentata violenza sessuale al pronto soccorso di Rimini: uomo condannato a sei mesi e obbligo di percorso riabilitativo

Un episodio inquietante si è verificato a fine gennaio all’interno del pronto soccorso dell’Ospedale Infermi di Rimini, che ha portato alla condanna di un uomo di 31 anni. La vicenda ha coinvolto un’infermiera di 27 anni, che ha denunciato un tentativo di approccio violento da parte di un paziente in stato di alterazione psicofisica, causato dall’assunzione di alcol e cocaina.

L’uomo, residente nella provincia di Rimini, si era recato al pronto soccorso in evidente stato di confusione e agitazione. Durante il prelievo del sangue, l’infermiera si è avvicinata con professionalità, ma improvvisamente l’uomo l’ha afferrata al collo e, cercando di baciarla con la lingua, ha tentato di aggredirla sessualmente. La donna, fortunatamente, è riuscita a divincolarsi e a mettersi in sicurezza, allontanandosi velocemente.

L’intervento tempestivo del personale medico ha portato alla somministrazione di un calmante che ha sedato l’uomo, permettendo di gestire la situazione senza conseguenze peggiori. La vicenda ha suscitato grande attenzione, portando l’uomo davanti al giudice. Durante il processo, egli ha optato per un patteggiamento, accettando una condanna di sei mesi di reclusione con l’obbligo di seguire un percorso presso una comunità terapeutica, oltre a dover versare un risarcimento di 1.200 euro alla vittima.

L’avvocato difensore, Andrea Guidi, ha assistito l’imputato, mentre l’infermiera, tutelata dall’avvocato Piero Venturi, ha deciso di denunciare l’episodio. La procura, rappresentata dal pubblico ministero Davide Ercolani, ha sottolineato come l’episodio evidenzi la necessità di rafforzare le misure di sicurezza negli ambienti sanitari contro comportamenti aggressivi e violenti, specialmente in situazioni di emergenza e fragilità.