«Al momento c’è una persona che è intrappolata ma abbiamo delle evidenze che sia ancora in vita. C’è in corso ogni sforzo per cercare di salvarlo che è la priorità ma è un’operazione complessa». Lo ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini dopo che questa mattina la Torre dei Conti in largo Corrado Ricci, in via dei Fori Imperiali, è parzialmente crollata. I crolli sono stati due: il primo verso le 11,30, il secondo alle 13. Per le operazioni di salvataggio dell’operaio, di nome Ottavio, ancora sotto le macerie «arriveranno altri mezzi. Ha dato cenni di vita ma non sappiamo le condizioni», ha aggiunto Giannini.
Il secondo crollo
Anche dopo il secondo crollo «la persona dà segnali di vita. Probabilmente perché nella prima entrata» i vigili del fuoco «non erano riusciti a liberarlo ma sono riusciti, in qualche modo, a proteggerlo», ha spiegato. «Quello che possiamo dire è che sarà un’operazione molto lunga e complessa, perché il rischio di crollo è altissimo. Ci proveremo in tutte le maniere – ha ribadito – perché la priorità assoluta è salvare questa vita umana».
Il salvataggio
«Salvare l’operaio ancora intrappolato», ha spiegato, è «la priorità ma dobbiamo attenuare i rischi enormi che corrono le persone che stanno provando a fare il salvataggio. L’esito speriamo che sia buono ma non è semplice». «Non ci sono vigili del fuoco feriti e ricoverati – ha precisato – Il primo intervento ha consentito di estrarre altri 3 operai, che però erano in un’altra parte dell’edificio».
Disastro colposo
I pm di Roma indagano per disastro colposo e lesioni colpose in relazione al crollo. Sul posto presente anche il pm di turno esterno, Mario Dovinola, per effettuare un sopralluogo. Gli inquirenti disporranno una consulenza tecnica per costruire la dinamica e accertare le cause.
Vigili al lavoro
Sono ancora in corso le operazioni dei vigili del fuoco per portare in salvo dalle macerie l’operaio romeno coinvolto insieme ad altri quattro suoi colleghi nel crollo della torre in largo Carlo Ricci. Nel piazzale davanti alle autogru in azione ci sono gli altri operai che si trovavano con lui, riusciti a uscire dal cantiere prima del secondo crollo, poco dopo mezzogiorno. Immobili e commossi, seguono l’attività costante dei vigili del fuoco per tentare di raggiungere l’operaio con altri mezzi, che rendano meno rischioso il movimento.
«Io vivo qui e posso dire che serve maggiore vigilianza. Parte del cornicione era già controllata. Gli ultimi 30 anni? Abbandono totlate, racconta un testimone.
Leggo
								
								



															







