Cronaca. Tragedia di Pinarella, svolta nel caso Gnoli. Alla guida di una ruspa travolse una donna: la difesa ricorre in Cassazione per la scarcerazione

Svolta nel caso di Elisa Spadavecchia, la donna travolta e uccisa da una ruspa sulla spiaggia di Pinarella lo scorso maggio. I legali di Lerry Gnoli, il 54enne alla guida del mezzo, hanno presentato ricorso in Cassazione per chiederne la scarcerazione, basando l’istanza su nuovi elementi relativi alla dinamica dell’incidente e alla regolarità dei lavori.

immagine tratta dal servizio tv di Teleromagna

La difesa del 54enne, in carcere da cinque mesi con la pesante accusa di omicidio volontario aggravato, punta a smontare l’impianto accusatorio facendo leva su due aspetti principali. Il primo è legato alla velocità della ruspa: la testimonianza di due bagnini confermerebbe che il mezzo, procedendo in retromarcia, non superava il limite tecnico di 8 chilometri orari.

Il secondo elemento riguarda le autorizzazioni per l’intervento. Secondo quanto sostenuto dagli avvocati, i lavori di spianamento dell’arenile erano stati regolarmente autorizzati dal Demanio e potevano essere eseguiti fino alla fine di quel mese. Questo punto solleva interrogativi sulla concomitanza di un cantiere operativo su una spiaggia già aperta e frequentata da bagnanti in un sabato di fine maggio.

La richiesta di scarcerazione si contrappone alla decisione iniziale dei giudici, che avevano disposto la custodia cautelare in carcere motivandola con il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.

Ora la parola passa alla Corte di Cassazione. I giudici dovranno valutare se gli elementi presentati dalla difesa siano sufficienti a giustificare la revoca della misura cautelare o la sua sostituzione con una meno restrittiva, in attesa che il processo faccia piena luce sulla tragica vicenda.