Cronaca. Truffa delle case vacanza fantasma a Rimini: 62enne sotto processo. Dopo la caparra sparisce con i soldi

Un uomo di 62 anni originario di Bari, autore di una lunga serie di truffe legate ad annunci di case vacanza a Rimini, è stato riconosciuto come autore di una frode reiterata nonostante fosse agli arresti domiciliari per una condanna definitiva a cinque anni per truffa. Difeso dall’avvocata Leanne Arceci, l’individuo sarebbe stato al centro di episodi tra il 2017 e il 2018 in cui, tramite annunci pubblicati sul web, faceva promesse di soggiorno in appartamenti tra Marina Centro e Marebello.

Le vittime versavano caparre e acconti, incassati tramite vaglia postale, complessivamente stimati in circa 40mila euro. Dodici persone hanno sportato denuncia, anche se l’estensione reale delle vittime risulta probabilmente superiore. Gli alloggi descritti come “vacanze” erano spesso inesistenti o occupati da altri vacanzieri al momento dell’arrivo. In alcune occasioni, l’impostore si è presentato come mediatore immobiliare incaricato dalla moglie e dal marito di gestire un albergo a Rimini, riuscendo a incassare circa 16mila euro prima di sparire. L’istruttoria in tribunale, duratura nel tempo e con numerosi testi citati, sta per chiudersi: la sentenza è attesa per il 14 gennaio.