Cronaca. Villa Verucchio, fatti di capodanno: archiviato il caso Masini, fu legittima difesa nell’uccisione di Muhammad Sitta

Il gip del Tribunale di Rimini ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico del maresciallo dei carabinieri Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio, coinvolto nella tragica vicenda avvenuta nella notte di Capodanno, quando fu ucciso il 23enne egiziano Muhammad Sitta.

Secondo quanto stabilito dal giudice Raffaella Ceccarelli, l’uso dell’arma da parte del militare è stato ritenuto legittimo. La decisione accoglie la richiesta della Procura, che ha escluso qualsiasi eccesso colposo di legittima difesa, sottolineando come Masini si trovasse in una situazione in cui “non aveva possibilità di scelta”.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Sara Posa, era stata aperta come atto dovuto per chiarire ogni aspetto della dinamica. Il maresciallo, durante l’intero periodo dell’inchiesta, non era mai stato sospeso dal servizio.

Il caso aveva suscitato grande attenzione nell’opinione pubblica e nella comunità di Villa Verucchio, che aveva espresso piena solidarietà al comandante. In paese era stata avviata anche una raccolta fondi che aveva raggiunto circa 40mila euro per sostenere le sue spese legali, con l’assistenza dell’avvocato Tommaso Borghese.

Determinanti per la decisione del giudice sono stati i video registrati quella notte, nei quali si vede Sitta in evidente stato di alterazione mentre brandisce un coltello e minaccia i passanti. Masini, dopo aver intimato più volte di deporre l’arma, avrebbe esploso dodici colpi: i primi a scopo intimidatorio, gli altri per fermare l’aggressore che continuava ad avanzare verso di lui.

Dalle indagini è emerso inoltre che, già nel pomeriggio del 31 dicembre, il giovane egiziano mostrava segni di forte confusione mentale nei pressi del centro islamico di Rimini. Il ritrovamento di uno psicofarmaco tra i suoi effetti personali ha rafforzato l’ipotesi che potesse essere in preda a una crisi psicotica al momento dei fatti.

Con l’archiviazione disposta ieri, il fascicolo si chiude definitivamente, ponendo fine a una vicenda che aveva segnato profondamente la comunità di Villa Verucchio e riportato al centro del dibattito pubblico il tema dell’uso legittimo della forza da parte delle forze dell’ordine.