
Fra tutti, a primeggiare il cipresso di Verucchio, il più vecchio dell’Emilia-Romagna, piantato secondo la tradizione da San Francesco. Sono gli alberi secolari dell’Emilia-Romagna, veri e propri beni culturali della regione, che in occasione della Festa dell’Albero diventano protagonisti nella pubblicazione dal titolo “Memorie di Giganti Verdi” e in un incontro sul tema.
Il 19 novembre, alla Mediateca “Guglielmi” di via Marsala 31 a Bologna, dalle 15.30 alle 17.30 si racconterà gli Alberi Monumentali d’Italia dell’Emilia-Romagna, con incursioni nella poesia e nella letteratura dedicate ai patriarchi verdi: appuntamento in occasione dell’uscita del volume ‘Memorie di Giganti verdi’, a cura di Rosella Ghedini e Carlo Tovoli del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna (edito da Bononia University Press). Il libro è un viaggio fotografico alla scoperta dei grandi alberi (103 in Emilia-Romagna riconosciuti “Monumentali d’Italia”) ma anche del paesaggio regionale con le sue bellezze, i suoi riti, le sue tradizioni.
Intervengono all’incontro, oltre all’assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, la responsabile del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, Cristina Ambrosini, Laura Canini del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Besio del Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna della Regione Emilia-Romagna, Rosella Ghedini del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia?Romagna, Mino Petazzini direttore della Fondazione Villa Ghigi e Fabio Falleni, responsabile Ufficio Promozione della qualità del paesaggio e della Natura del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. Modera, Carlo Tovoli.
Il volume ‘Memorie di Giganti verdi’
Il volume, di 257 pagine, è il racconto libero e avvincente degli alberi secolari presenti in Emilia-Romagna e stimola ad avventurarsi oltre i caratteri di maestosità e imponenza, per giungere a cogliere il valore più profondo di questi monumenti verdi, spettatori nei secoli di trasformazioni territoriali e a cui sono ancorate delicate memorie di comunità. Le schede descrittive del libro, accompagnate dalle immagini di Andrea Scardova, documentano il valore ecologico, il pregio naturalistico e paesaggistico degli alberi, ribadendone contestualmente il valore storico e culturale. Nel volume si trova una suddivisione sia per specie che per province.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte