Modena guarda al proprio futuro, punta sulla cultura e rilancia la candidatura a Città creativa Unesco per il cluster Media Arts.
L’iniziativa è stata presentata oggi con il titolo di “Futura creativa”. All’incontro hanno preso parte protagonisti della scena culturale modenese che fanno parte del Comitato promotore, coordinato dal Comune. Ma anche nuove realtà d’impresa, che aderiscono al percorso con progetti innovativi, come il Gruppo giovani di Confindustria Emilia e “Ammagamma”, società di data science che offre soluzioni di Intelligenza artificiale alle aziende.
Al centro del percorso verso la candidatura ufficiale i temi della formazione, dell’utilizzo del digitale per “liberare” la creatività e aprire le porte virtuali dei musei. E poi l’alfabetizzazione e le arti digitali, azioni di creatività integrata e aspetti economici legati alla cultura.
Il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, ha sottolineato l’importanza di ripartire dalla cultura, dopo l’emergenza Covid, quale fattore di crescita anche economica della città.
Il percorso di candidatura, ancora da formalizzare all’Unesco, è stato presentato dall’assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi. In apertura anche gli interventi sul “ruolo degli spazi collaborativi per l’industria culturale e creativa” di Fabio Sgaragli per Laboratorio Aperto Modena – Fondazione Brodolini e sull’importanza del “Network delle città creative Unesco per la ripresa dopo la pandemia globale” di Vittorio Salmoni, coordinatore delle Città creative Unesco italiane.
I progetti sono finora 31 suddivisi in cinque categorie (Formazione, Digitalizzazione,
Arti per formative, Arti visive, Musica). Il percorso di candidatura potrà contare anche sull’esperienza già sviluppata da Linz, città austriaca gemellata con Modena.
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