Da domani su Sky “1997, fenomeno Ronaldo”

(ANSA) – ROMA, 15 MAR – Nell’estate del 1997, la Serie A
festeggiò l’arrivo in Italia del nuovo asso del calcio mondiale:
Ronaldo Luís Nazário de Lima, per tutti semplicemente Ronaldo “Il Fenomeno”. Fu un acquisto sensazionale messo a segno
dall’Inter di Massimo Moratti, che con il giovanissimo campione
brasiliano provava a dare l’assalto alla Juventus per la
leadership del campionato. Il colpo di mercato, uno dei più
grandi nella storia del dopoguerra, fu ricco di colpi di scena,
misteri, momenti di forte tensione internazionale, come dimostrò
il ricorso del Barcellona sino ai vertici della Fifa.
    E’ questo il tema narrante della nuova puntata di “Storie di
Matteo Marani – “1997, Fenomeno Ronaldo”, in onda da domani,
martedì 16 marzo, alle ore 00.30 su Sky Sport Uno e in streaming
su NOW TV, dedicata alla trattativa per il Pallone d’oro
brasiliano, al tempo pubblicizzata, ma sin qui poco indagata in
profondità.
    Il programma d’inchiesta e approfondimento storico a cura di
Matteo Marani, Fabio Fiorentino e Andrea Parini, presenta
immagini uniche di repertorio, documenti mai visionati in
pubblico – tra cui il contratto con l’Inter e la bozza del
rinnovo con il Barcellona – testimonianze speciali come quella
dell’allora Presidente nerazzurro Massimo Moratti, dell’agente
Giovanni Branchini e del vicepresidente dei blaugrana Joan
Gaspart, intervistato per la prima volta sul tema. Con loro, a
raccontare quella particolare stagione del calcio e del Paese,
anche il cantante Luciano Ligabue, il giornalista e scrittore
Michele Serra e Giuseppe Bergomi, capitano dell’Inter di quegli
anni.
    “Storie di Matteo Marani” fonde il racconto dello sport a
quello sociopolitico e culturale del Novecento. Ne esce anche
stavolta una ricostruzione puntuale, documentata, che svela
quanto la crescente crisi economica e il ruolo dell’Europa
abbiano impattato su una pagina, solo apparentemente, di sport.
    Con la celebrità globale di Ronaldo a emergere nell’estate in
cui il mondo piangeva la scomparsa di Lady Diana. (ANSA).
   


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