Sono nove le vittime del terremoto nella provincia dell’Aquila secondo un primo provvisorio bilancio dei carabinieri.
Cinque i morti accertati a Castelnuovo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa tra cui una bimba di tre anni. In questo bilancio non sarebbero compresi i quattro bambini morti nell’ospedale dell’Aquila.
Il sisma alle 3,32
Dopo una serie di scosse registrate in serata, verso le 3,32 di questa notte la terra ha tremato a l’Aquila causando vittime. I crolli hanno causato vittime, si teme un bilancio pesante perchè il terremoto ha sorpreso la gente nel sonno.
Il terremoto, che si e’ sentito in tutto il centro Italia, e’ stato di magnitudo 5.8 pari all’ottavo-nono grado della scala Mercalli, e l’epicentro e’ stato registrato a cinque chilometri di profondita’.
Sono molti gli edifici del centro storico dell’Aquila crollati. Sono state moltissime le persone che per la paura si sono riversate nelle strade.
L’epicentro è stato localizzato tra le frazioni di Collimento e Villagrande e la parte nord della città. Diverse persone sono intrappolate tra le macerie.
La zona piu’ colpita dal sisma e’ Paganica, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco locali. Alcuni edifici sarebbero crollati, diversi quelli lesionati.
Sono molte le case distrutte nel centro storico dell’Aquila. E’ confermato il crollo di parte della Casa dello Studente in Via XX Settembre, e alcuni studenti sarebbero all’interno dell’istituto.
A via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell’istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc.
A Rovere, sull’Altopiano delle Rocche, e’ crollato il campanile, mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e elettricita’ in tilt.
Nel resto della regione migliaia sono le persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti.
Per verifiche e controlli sui viadotti e’ stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L’Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto. Anche se al momento non vengono segnalati problemi particolari a ferrovie e autostrade, il Dipartimento ribadisce di non mettersi in strada per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell’Aquila inoltre e’ stato emesso un Notam, un divieto di sorvolo in tutta l’area.
Alle 3.32 è stata avvertita la scossa più forte, l’ epicentro a pochi km dalla citta’ dell’Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa citta’ dell’Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande, l’intensità è di 5,8 gradi sulla scala Richter, un sisma pari all’ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando diversi crolli. Lo ha detto il portavoce della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede
del dipartimento dove e’ riunito il comitato operativo.
Il quadro, ha spiegato Spoletini, “e’ estremamente critico, ci sono stati diversi crolli”.
Un’altra scossa e’ stata avvertita all’Aquila alle 4,37. Secondo quanto reso noto dalla Protezione civile la magnitudo e’ stata di 4,7 sulla scala Richter.
Un punto di raccolta per i cittadini e’ stato allestito a Piazza d’Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa.
Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri.
Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell’Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora e’ transitabile.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha convocato il comitato operativo, la cui riunione è in corso a Roma. Bertolaso ha informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi, con i quali e’ in costante contatto per aggiornarli sulla situazione.
Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell’Aquila, che ha confermato i crolli verificatisi in citta’.
La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada, la scossa di terremoto registrata poco dopo le 3:30 nell’Italia centrale, che ha avuto epicentro all’Aquila.
Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la
gente si e’ svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.
http://www.rainews24.it/ran24/player/video.asp?videoID=12111 INTERVISTA A BERTOLASO