Da RepubblicaSM. “Il governo? Salti e buonanotte”

COME IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE LASCERÀ I SAMMARINESI IN MUTANDE

“Anche se sono convinto che ci siano famiglie che faticheranno e non poco a trovare i soldi per la patrimoniale, se sarà legge, occorrerà pagarla. Però io ho paura che possano finire in un buco nero. Il problema non è solo che dobbiamo fare sacri ci ma è soprattutto legato al fatto che non sappiamo dove quei sacri ci vadano a finire”

Il clima politico di questi giorni è piuttosto infuocato e la gente è ormai stanca di sentir parlare di sacrifici che dovranno essere fatti perché personaggi che sono venuti da fuori hanno speculato sulle nostre finanze.

Per Bruno Macina dopo le notizie sui contenuti delle ordinanze che chiamano in causa gli ex vertici di Banca Centrale il governo “deve saltare e buonanotte”. “Vista l’ora che il nostro Stato sta affrontando – ha detto – non posso stare alla finestra. Ma come può la gente continuare a mandare giù rospi su rospi senza far nulla? E’ mai possibile che ciascuno di noi abbia uno scheletro nell’armadio o che sia ricattabile da questo governo? Io penso che se è vero che i nostri segretari vogliono tanto bene al Paese, allora vadano a casa. In particolare mi riferisco a Celli che non sembra star troppo bene ultimamente e che una volta a casa potrebbe almeno riposarsi. Il Paese trarrebbe un beneficio ma a ben guardare anche Celli stesso starebbe meglio”.

Macina non ce l’ha però solo con Celli. “Anche l’azione dei sindacati pare in qualche modo pilotata dal governo, l’impressione è che si vogliano tenere i piedi in due scarpe. E’ mai possibile, con lo scenario che ci è stato presentato, che si decida di scioperare eventualmente fra 15 giorni? Azioni come quella dello sciopero o sono tempestive e determinate o davvero non servono a nulla se non a rappresentare i soliti specchietti per le allodole”.

Poi torna sul discorso della patrimoniale “la legalità prima di tutto, questo mi è stato insegnato ed è un valore in cui credo. Dunque anche se sono convinto che ci siano famiglie che faticheranno e non poco a trovare i soldi per la patrimoniale, se sarà legge, occorrerà pagarla. Però io ho paura che possano finire in un buco nero. Il problema non è solo che dobbiamo fare sacrifici ma è soprattutto legato al fatto che non sappiamo dove quei sacri ci vadano a nire. Lo stesso discorso vale per il credito che vorremmo ottenere dal Fmi. Sappiamo che quel credito lascerà noi sammarinesi in mutande ma non sappiamo come verranno gestiti quei soldi e se ci possiamo dare di chi li gestirà. Il che rischia di ingenerare una situazione esplosiva per noi e per i nostri gli”. “Prima manderemo a casa il governo – conclude – e prima avremo l’occasione di riprendere in mano le redini del Paese”.

La Repubblica