Da Rimini a Roma, Fabrizio Nanni premiato come eccellenza del Made in Italy

L’imprenditore riminese Fabrizio Nanni ha ricevuto un importante riconoscimento a Roma, venendo premiato alla Camera dei Deputati come simbolo dell’eccellenza del Made in Italy. L’onorificenza, ricevuta l’altro ieri, celebra il successo della sua azienda Pasital e il suo impegno nella promozione dei prodotti italiani a livello internazionale, in particolare verso il mercato statunitense.

Il premio “Eccellenza italiana per la Promozione del Made in Italy” è stato conferito l’altro ieri alla sua azienda, Pasital, dall’associazione Italian Producers. Nanni, con un passato nella nightlife riminese prima di dedicarsi alla ristorazione, ha rilevato l’azienda marchigiana solo un anno fa, imprimendo una svolta che unisce artigianalità e metodo industriale. Durante la premiazione, l’imprenditore ha sottolineato con emozione come la filosofia di Pasital si basi su un legame diretto con la filiera. Ha spiegato che la sua impresa non si limita a raccontare l’Italia, ma la costruisce attivamente attraverso la conoscenza personale dei produttori e delle materie prime.

Il riconoscimento è arrivato nel contesto di una serie di incontri di alto profilo. Ieri, infatti, Nanni è intervenuto a una conferenza tematica a Montecitorio, organizzata dalla fondazione NIAF in collaborazione con il Comitato degli Italiani nel Mondo. L’evento, aperto dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, era incentrato sulle prospettive di export. In questa sede, l’imprenditore ha ribadito come il Made in Italy non sia un semplice marchio o un ricordo del passato, ma una storia viva e una mentalità attiva che genera valore, occupazione e fiducia.

Davanti a una platea di esponenti della politica e dell’economia, Nanni ha poi condiviso la sua visione imprenditoriale. Ha sostenuto che il pensiero da solo non basta, ma ha bisogno delle persone giuste per essere portato nel mondo, poiché la vera forza di un’impresa risiede nella mentalità di chi la guida. Ha infine definito il vero Made in Italy come la capacità di creare una “differenza perfetta” in un mondo standardizzato, un valore che nasce dalla sensibilità umana e dalla personalizzazione, proprio là dove gli algoritmi si fermano.