Piano con gli annunci. Il “progetto comune di prospettiva” annunciato mercoledì dal Psd, nel quale sarebbero coinvolti il Partito socialista, Sinistra unita e Civico 10, non deve essere visto come uno step verso la creazione di una coalizione in vista delle prossime elezioni.
Questo il pensiero di Tony Margiotta, che proprio dalle fila di Sinistra unita mette in chiaro i rapporti con il partito di via Rovellino: “Non abbiamo mai parlato con loro di coalizioni o di elezioni, ci siamo solo concentrati su temi specifici che riguardano riforme future sulle quali ci può essere un dialogo, come l’introduzione del sistema Iva e la gestione dei rifiuti”, afferma il coordinatore di Su a margine dei lavori del Consiglio Grande e Generale di ieri.
Mentre il Psd e il Partito socialista si fanno gli occhi dolci in vista di un contenitore comune con il quale presentarsi alla prossima tornata elettorale, come affermato dal segretario del Ps Simone Celli, con Sinistra unita e Civico 10 c’è un rapporto diverso. Margiotta non nasconde comunque “l’obiettivo di compattare l’area del centro sinistra”, affermando però che “ci sono molti temi da discutere”. Per notare le distanze basta osservare la composizione degli schieramenti attualmente presenti in parlamento: “Il Psd fa parte di un governo e di una maggioranza che hanno preso decisioni non ritenute da noi adeguate per affrontare la crisi – spiega il consigliere – mentre noi siamo all’opposizione”. La Serenissima