Pronti, partenza, Ibra. Il solito: “Sono venuto qui per vincere, e quest’anno vinciamo tutto”. Il 29 agosto 2010, all’intervallo dell’esordio in campionato contro il Lecce, Ibra viene presentato a San Siro. Maglia rossonera, capello lungo sciolto e qualche promessa: “Sono sicuro che i tifosi si divertiranno”. Così sarà
Contro il Cesena l’esordio in Serie A, l’11 settembre 2010. Il Milan perde 2-0 al Manuzzi e Ibra si fa parare un rigore da Antonioli. Si riscatterà quattro giorni dopo, alla prima in Champions a San Siro, siglando una doppietta contro l’Auxerre per il 2-0
Uno dei suoi gol più belli in Italia. Al “Via del Mare” di Lecce, Ibra raccoglie un pallone lungo di Bonera e difende la palla dall’attacco di due difensori giallorossi. Poi il gesto tecnico da applausi: pallonetto dai 25 metri e Rosati scavalcato
Gol e momenti no. Il primo è con Materazzi, il 14 novembre 2010. Il motivo è un regolamento di conti atteso da quattro anni, per via di un’entrataccia di Matrix ai tempi della Juve. Poi il pugno a Marco Rossi a gioco fermo, in un Milan-Bari a San Siro, sugli sviluppi di un angolo. Tre giornate di stop. Infine, contro il Napoli nel 2012, lo schiaffo ad Aronica (anche qui tre giornate). Nel mezzo anche una rissa con Oguchi Onyewu durante un allenamento.
Ventuno reti stagionali e il campionato italiano a fine anno. Ibra segna 14 gol in A e festeggia il titolo all’Olimpico, dopo lo 0-0 contro i giallorossi. E’ il primo scudetto da allenatore di Massimiliano Allegri.
Nuovo anno, primo trofeo: Ibra viene riscattato per 24 milioni e inizia subito col piede giusto, battendo l’Inter per 2-1 e segnando la rete che vale la Supercoppa Italiana. E’ il secondo (e ultimo) trofeo vinto con il Milan
Uno sfottò che ha fatto storia, mai far arrabbiare Ibrahimovic. Nella penultima giornata del campionato, Julio Cesar prova a distrarre Ibra con un sorriso e qualche linguaccia, al momento del rigore. Lo svedese è attento, concentrato, e non sbaglia. Dopo il gol segnato, è lui a sfottere il portiere brasiliano. Segnerà il gol dell’1-1, ma i nerazzurri vinceranno 4-2
L’ultimo gol di Ibra è contro l’Inter, a fine anno sarà il capocannoniere con 28 reti e giocherà l’ultima partita contro il Novara, quella degli addii di Nesta, Inzaghi, Gattuso e Van Bommel. Sarà anche il suo, e non l’ha mai mandato giù: “Galliani mi disse che non mi avrebbe ceduto…”
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