
(ANSA) – ROMA, 28 DIC – “La Dakar deve avere uno scopo”.
Parola del patron della celebre corsa a tappe David Castera, che
prima del via della 45esima edizione sabato 31 dicembre si è
voluto confrontare con le tematiche legate alla salvaguardia
dell’ambiente. “Fare questo tipo di sport motoristici sembra non
essere al passo con i tempi – ammette Castera – ma è un
laboratorio a cielo aperto per preparare quelle che saranno le
auto di domani. La Dakar deve avere uno scopo, si va verso nuovi
veicoli che inquineranno meno e abbiamo tanti piccoli progetti
che iniziano a nascere (elettrico, idrogeno, biocarburanti ,
ecc.). Abbiamo auto pronte, ma che non so come far funzionare
perché le stazioni di idrogeno non vengono installate così
rapidamente come lo sviluppo della tecnologia. Quindi dobbiamo
adeguarci per questioni logistiche. È davvero una grande sfida,
ma ci siamo e abbiamo avviato una procedura per cui tutte le
vetture nel 2026 saranno a basse emissioni. A zero emissioni non
è possibile arrivare, ma possiamo raggiungere livelli molto
bassi di inquinamento”.
Infine il patron della Dakar parla delle misure di sicurezza
adottate dopo l’edizione del 2022, teatro di un’esplosione: “Per
tener conto di quanto accaduto l’anno scorso, anche se non
abbiamo accesso al dossier, abbiamo potenziato la sicurezza con
le forze locali, i sauditi ci stanno aiutando”. (ANSA).
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